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La nostra storia

L’IRIDE nasce giuridicamente nell’autunno del 1993, ma riceve il proprio “battesimo operativo” avviando il primo Centro Diurno il 14 febbraio 1994, giorno foriero di passioni e intensi sentimenti. Sono due le scelte-condizioni che, fin dall’inizio, hanno segnato identità de L’IRIDE e la vocazine dei suoi servizi.
La prima è la spinta che ha portato alla costituzione della cooperativa. Questa fu data dalla richiesta di un gruppo di genitori dell’allora sezione dell’Anffas di Selvazzano e dal lungimirante lavoro di analisi dei bisogni del territorio realizzato da Giancarlo Sanavio.
Iniziava allora a presentarsi il problema delle persone disabili che non avrebbero trovato risposte diurne, tra quelle esistenti, dopo la scuola dell’obbligo: emergeva cioè con forza il bisogno di servizi educativo-sociali-occupazionali per persone disabili in situazione di marcata non autosufficienza. I nostri servizi infatti si sono costruiti e sviluppati per accogliere anche persone che vivono situazioni di disabilità complessa. In questi anni la situazione di queste persone ha fortemente provocato la cooperativa e spinto a cercare pensieri e pratiche nel gestire, progettare e rinnovare i nostri servizi.
La seconda ha a che fare con lo strumento-valore della cooperazione sociale. L’essere cooperativa è stata una caratteristica che ha informato molte delle scelte e degli sviluppi degli anni successivi. Come afferma la legge istitutiva delle cooperative sociali (“le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse
generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”),
L’IRIDE ha gradualmente sviluppato i propri servizi e la propria cultura sociale e organizzativa nell’essere un’impresa che ha come obiettivo non solo sé stessa, ma se stessa dentro i bisogni della comunità. Nell’essere cioè una forma originale di impresa: privata nella sua forma giuridica, ma orientata a interessi che vanno verso la comunità locale, e quindi pubblica negli obiettivi. Essere espressione di diversi di portatori di bisogni ed interessi ed avere un radicamento nel territorio rappresentano due elementi che hanno una fondamentale importanza nel rapporto con l’ente pubblico.
Da sempre L’IRIDE, insieme a tutti gli enti gestori del nostro territorio, ha partecipato al dibattito culturale e ai tavoli di programmazione (per primo il Piano di Zona e da quest’anno anche il Piano Locale della disabilità) proponendo e sperimentando forme nuove di gestione dei servizi. Questa partecipazione è stata perseguita anche attraverso l’alleanza con altre cooperative e utilizzando lo strumento e la comune appartenenza al Consorzio Cooperative Sociali.
Dal 1994 ad oggi i servizi de L’IRIDE si sono sviluppati — attualmente i lavoratori soci e non sono più di 70 — intrecciando, attraverso i 4 Centri Diurni un progetto e le 3 Comunità e numerosi progetti di intervento, la vita della cooperativa con quella delle persone disabili e delle loro famiglie.
La “scelta educativa” è stata in questi anni la bussola che ha guidato gli interventi e le attività per tutti i servizi sia diurni che residenziali. Alla ricerca di un proprio “modo”, L’IRIDE ha scelto di farsi provocare dal diritto all’identità delle persone disabili qualsiasi sia la condizione e il grado di non-autosufficienza. Attraverso un approccio che mette insieme la personalizzazione degli interventi con il bisogno di vivere/lavorare in una dimensione di relazioni sociali e di gruppo, i servizi si confrontano con i bisogni di risposte educative ed esistenziali di persone che vivono problemi psicomotori, disturbi pervasivi del comportamento, disabilità mentali anche in condizione di importante gravità.
In questi anni inoltre i servizi diurni e residenziali, insieme alle famiglie (molte delle quali anche socie della cooperativa), si sono confrontati la questione della vita adulta possibile per la persona disabile: la questione del “dopo di noi”.